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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Comunicazione efficace per il colloquio di selezione

Lo sapevate che l'esito di un colloquio di lavoro può dipendere molto da un sorriso e da come vi rapportate, a livello comunicativo - verbale e paraverbale- con il recruiter?  Allenate le vostre capacità comunicative prima del colloquio, per poi gestirlo al meglio.  Cosa fare prima del colloquio rileggete con cura il vostro CV: sarà la traccia del colloquio. Provate a ripetere le vostre esperienze cercando di costruirvi nella mente uno schema espositivo . il colloquio è come un esame: documentatevi sull'azienda, sul tipo di posizione. Usate social network come LinkedIn per farvi un'idea del selezionatore. Cosa fare durante il colloquio Salutate con un sorriso e stringete la mano saldamente ma con moderazione. Sedetevi tenendo la schiena dritta e i piedi saldi sul pavimento e  guardate l’interlocutore negli occhi. In caso di più recruiter parlate a tutti, non solo a colui che vi ha rivolto la domanda. Non mentite sulle vostre competenze. E' indice

Piano di comunicazione: a cosa serve e come farlo

Un  piano di comunicazione  è un documento che ci permette di definire nero su bianco quali attività di comunicazione la nostra azienda potrà portare avanti in un determinato arco di tempo.Attraverso il piano di comunicazione si identificano anche le  azioni, le risorse che dovranno occuparsene, le tempistiche e i canali utilizzati per veicolare i vari messaggi ad un pubblico. Come articolare un piano di comunicazione: è questione di metodo L’articolazione del piano di comunicazione dipende dall’azienda, dal settore in cui opera e dagli obiettivi che intende perseguire. Esiste comunque un modello standard da prendere come riferimento, che si compone di  6 fasi . Vediamole. L’analisi dello scenario: la SWOT Analysis Chi siamo? Cosa facciamo? Chi sono i nostri competitor?  Analizziamo il nostro settore di riferimento, l’organizzazione interna della nostra azienda, le risorse disponibili, i punti di forza e di debolezza. Una dritta: potrebbe essere utile chiedersi qual

Personal branding e risorse umane

Oggi mettiamo sotto la lente d'ingrandimento il personal branding, dal punto di vista di chi lavora nelle risorse umane. Ne ho parlato con Alessandro Santini , un addetto ai lavori,di cui trovate una bio  qui . Qual è la definizione di personal branding per chi si occupa di risorse umane?  Il Personal Branding è un approccio che esula da Internet e non ha solo a che fare con strategie di  marketing e comunicazione e quindi di business. Direi che alla base di tutto c'è un discorso culturale,  ovvero una serie di attese e aspettative sia su noi stessi che da parte della società in cui viviamo. La cura del  personal brand sta proprio nella ricerca di consapevolezza delle nostra unicità, punti di forza e, perchè no,  di debolezza per determinare, in seguito, gli obiettivi personali e di carriera e il mercato in cui ci si vuole  posizionare. Se pensiamo al personal branding on line, nell'ambito della ricerca di nuove opportunità  lavorative da parte di un potenziale c