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Personal branding e risorse umane


Oggi mettiamo sotto la lente d'ingrandimento il personal branding, dal punto di vista di chi lavora nelle risorse umane. Ne ho parlato con Alessandro Santini, un addetto ai lavori,di cui trovate una bio qui.

Qual è la definizione di personal branding per chi si occupa di risorse umane? 

Il Personal Branding è un approccio che esula da Internet e non ha solo a che fare con strategie di marketing e comunicazione e quindi di business. Direi che alla base di tutto c'è un discorso culturale, ovvero una serie di attese e aspettative sia su noi stessi che da parte della società in cui viviamo. La cura del personal brand sta proprio nella ricerca di consapevolezza delle nostra unicità, punti di forza e, perchè no, di debolezza per determinare, in seguito, gli obiettivi personali e di carriera e il mercato in cui ci si vuole 
posizionare.

Se pensiamo al personal branding on line, nell'ambito della ricerca di nuove opportunità lavorative da parte di un potenziale candidato, il social che ci viene subito in mente per valorizzare il nostro profilo professionale è LinkedIn. È davvero così fondamentale oggi avere un profilo su questo social network?

Assolutamente sì, Linkedin è una piattaforma nata per soddisfare il “professional social selling”. E'uno strumento di lavoro utilizzato da quasi tutti i professionisti in ambito HR e si sta diffondendo davvero in maniera capillare perchè permette di collegare in modo immediato la domanda e l’offerta di impiego. 

Sono gli head hunter a fare uso maggiore del social recruiting perché in sostanza LinkedIn riproduce virtualmente ciò che si fa quotidianamente in una società di consulenza: prima del suo avvento, l’head hunter passava infatti la giornata a caccia (per l’appunto) di profili spendibili, trovati con attività di networking e telefonate a freddo in azienda. Oggi l’head hunting “puro” è limitato ai profili più difficili da reperire, mentre gran parte del lavoro è stato completamente sostituito da Internet e dai social come Linkedin. 

Secondo una ricerca condotta dalla piattaforma di ricerca del lavoro The Ladders , i recruiter dedicherebbero ai profili su LinkedIn solo sei secondi per poi analizzare alcune aree specifiche. Se avessi 6 secondi di tempo per visionare un profilo, su cosa ti soffermeresti?

Bisogna anzitutto premettere che il recruiter è sempre specializzato in un numero limitato di figure professionali, ciò significa che sa esattamente quali sono le caratteristiche di “base” che un profilo deve avere, indipendentemente dall’azienda in cui andrà a lavorare. Formazione ed esperienza lavorativa sono certamente due fattori che permettono una prima scrematura dei profili in quei sei secondi. Dopo questa 
scrematura, si utilizza una rete a maglie più strette: si aggiungono cioè le competenze specifiche che le aziende vogliono trovare nei propri collaboratori, ma in questo caso i sei secondi non bastano.

Come si usa Facebook per finalità HR?

Facebook può essere utilizzato in diversi modi dai recruiter, sia per ricercare profili e contatti (ovviamente con un’accuratezza nettamente inferiore rispetto a Linkedin), sia per avere ulteriori informazioni sulla persona o avere referenze specifiche tramite contatti in comune. Teniamo presente che quando il recruiter presenta all’azienda (o al proprio superiore) una rosa ristretta di candidati vuole essere certo che questi siano i migliori disponibili in quel momento: tutte le informazioni supplementari che si riescono a raccogliere possono fare la differenza tra “un” candidato e “Il” Candidato.

Quali sono le parole chiave da inserire nel profilo? Cosa non scrivere? 

Non esistono formule magiche per far emergere il proprio profilo, l’importante è che le informazioni vengano esposte in maniera chiara, ma senza essere prolissi. 

Qualche dritta per far breccia nei cuori dei recruiter?

È una buona idea inserire un breve sommario all’inizio della pagina, di modo da permettere al recruiter di avere in poco tempo un’idea del vostro profilo. Allo stesso modo, può essere utile inserire uno o più endorsement, ovvero referenze, purché l’autorità del giudizio sia riconosciuta: è ovviamente più efficace l’opinione di un ex superiore, piuttosto che quella dell’ex collega. Una dritta? Personalizzate la url del vostro profilo LinkedIn e riportatela sul vostro CV: conoscendo la categoria recruiter, ci verrà subito spontaneo cliccarci su per visionare il profilo!

I recruiter vanno veramente a monitorare la presenza on line dei potenziali candidati o lo fanno solo per certe posizioni?

Il problema è che non tutti i profili sono presenti nella stessa misura su Linkedin e dunque, ci sono recruiter che fanno un uso maggiore di questi strumenti e altri che invece sviluppano bacini di ricerca differenti. In linea di massima, profili non specializzati, persone che non dispongono di una formazione scolastica avanzata o non hanno un accesso ad Internet si presentano spontaneamente nelle sedi territoriali delle varie agenzie per il lavoro. Un consiglio? Aggiungete al vostro network su LinkedIn recruiter e head hunter e, solo successivamente, inviate il vostro cv aggiornato. È un modo molto efficace per essere notati!

Ci sono altri social, oltre a LinkedIn, o piattaforme che si possono utilizzare per aumentare le possibilità di trovare lavoro?

Quasi tutte le piattaforme specializzate nella ricerca di lavoro stanno evolvendo verso una dimensione “social”, o almeno, è quello che si augurano di riuscire a fare, visto il colosso Linkedin. Allo stesso modo, le varie agenzie per il lavoro o società di recruiting permettono di gestire un account personale sul loro sito. Personalmente, consulto anche social come about.me, o vizify.

Commenti

  1. Ho "approfittato" di un periodo in cui non riuscivo a trovare lavoro per frequentare il Master di formazione Ieros e arricchire il mio cv, perché mi piacerebbe lavorare nelle risorse umane. In particolare, ho seguito il Master in R. U. con interesse e sono soddisfatta perché ho imparato davvero molto in un clima sereno e cordiale. Oltre a questo mi è stato corretto completamente il mio CV, ed effettivamente di impatto solo a vederlo sembra che abbia fatto un salto di qualità la mia personale carriera.

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