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Comunicazione efficace: come gestire emozioni e linguaggio del corpo? Intervista con la psicoblogger Alessia Sabatino

Mi piace cogliere l'anima vera delle aziende con cui collaboro e trasformarla in punto di forza per raccontarsi al mondo e comunicare emozioni, valori, storia e cultura del brand. Le emozioni,però, a volte possono giocare brutti scherzi, per esempio quando abbiamo un incontro di lavoro importante, uno speech in una conferenza e, ahimè, anche il linguaggio del corpo può tradirci. Cosa fare in questi casi? Ne parliamo con la psicoblogger Alessia Sabatino.

  • Ciao Alessia, quanto sono importanti le emozioni per una comunicazione efficace?
Buongiorno a tutti, le emozioni sono fondamentali per una comunicazione efficace, più che altro è importante la nostra attitudine emozionale, ovvero l'abilità di servirci delle nostre capacità. Mi spiego meglio: lo sapevate? Le persone più competenti sul piano emozionale, le empatiche, sono avvantaggiate in tutti i contesti della loro vita! 

Tecnicamente, le emozioni hanno tre funzioni: informare, motivare, comunicare. Prima di tutto, infatti, le emozioni ci informano su come stiamo per esempio all'interno di una relazione o di un particolare contesto. Comunicano, poi, al mondo esterno come ci sentiamo e ci motivano, o no,al raggiungimento dei nostri obiettivi.

La comunicazione è efficace se diventa un "atto sociale e reciproco di partecipazione" e quindi la sua efficacia sta nel risultato raggiunto: quanto comunicato coincide con quanto volevamo realmente comunicare?
 
  • Comunicazione verbale e paraverbale: come gestire le emozioni e il nostro corpo per raggiungere obiettivi importanti?
Bella domanda! Innanzitutto è necessario fare un distinguo tra comunicazione verbale, che usa un canale digitale, e paraverbale che si avvale di un canale analogico, comprensivo di timbro, tono della voce, pause e... silenzio. La comunicazione prevede anche posizioni e movimenti del corpo, non facilmente sottoponibili a censura e che a volte possono tradire i nostri effettivi sentimenti e stati d'animo. 

Come capire se le nostre emozioni e il linguaggio paraverbale ci sta tradendo? Prima di tutto, mi sento di dirvi questo: gestire le emozioni è un qualcosa che non possiamo fare totalmente, altrimenti non si chiamerebbero emozioni! Certamente, però, possiamo acquisirne consapevolezza! Ecco come con piccolo esempio.

Vi è mai capitato di comunicare con qualcuno e avere difficoltà a mantenere il contatto visivo? Beh, potrebbe essere interpretato come atteggiamento da chi avete di fornte! Il vostro sguardo è molto insistente? Potrete sembrare aggressivi! Ovviamente, non si può generalizzare: ognuno di noi è diverso, così come il contesto in cui avviene la comunicazione. Stessa cosa, vale per lo spazio corporeo: se invadiamo troppo lo spazio dell'altro, la persona potrebbe non gradire. Anche a livello gestuale, posturale e facciale il discorso è analogo..
  • E' vero che i gesti che facciamo possono dire molto di noi o tradirci?
Il linguaggio del corpo ci tradisce quasi sempre. Direi che siamo praticamente spacciati...inoltre, numerosi studi ci dimostrano che più del 50% della nostra comunicazione viene dal linguaggio del corpo! 
  • Martedì 6 dicembre ci sarà l'evento: "E tu quanto sai di te stesso?".Come mai questa serata e cosa si porteranno a casa i partecipanti?

Ho scelto di creare questa serata (scopri di più sull'evento), anzi colgo l'occasione per invitare chi fosse di Alba (CN) e dintorni a partecipare, perchè credo che le persone possano avvicinarsi alla figura dello psicologo, e quindi a se stessi, attraverso esercizi che richiedono un impegno pratico, come l'utilizzo di fogli, matite...Nella mia esperienza ho potuto sperimentare quanto queste tecniche per prima cosa divertano e poi lascino un ricordo apparentemente ludico, ma soprattutto inducano a pensare... molto spesso in positivo!Il tema delle emozioni è a me molto caro: nel 2017 organizzerò un altro incontro con l'uso di altri strumenti. Vi aggiornerò sicuramente... Sono in programma anche altri corsi su altri temi!


  • Alessia, cosa ti ha spinto a diventare una psicoblogger?
Che dire, sono una Psicologa a cui piace scrivere! L'idea blog è nata proprio per questo motivo. Con i giusti consigli, il blog si propone di diventare una fonte d'informazione e condivisione sui temi che più possono affascinare sulla psicologia.

Ti è piaciuta questa intervista? Segui Alessia sul suo blog Conversazioni con una psicologa e stay tuned!

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